Il Bacino di Ridracoli porta quantità variabili di acqua. Molto dipende dalle piogge e dai consumi ma si tratta di milioni di metri cubi! Un immenso specchio d’acqua che prima di prendere il “largo” verso le diverse cittadine della Romagna subisce dei trattamenti che la rendono utilizzabile per ogni uso, domestico e non.
L’acqua – prima del suo viaggio – viene resa potabile attraverso il passaggio dentro una grande impianto che riesce a gestire sino a 3.600 litri al secondo!
Ma di cosa si tratta?
Per diventare potabile l’acqua deve essere trattata con dei disinfettanti e dei prodotti chimici (tecnicamente si tratta di: biossido di cloro, flocculante, policloruro di alluminio e alginato di sodio puro. Il processo si chiama preflorazione e condizionamento chimico). Poi vi viene aggiunta della micro sabbia che serve da zavorra per fa stare insieme tutte le sostanze immesse precedentemente (processo di chiari flocculazione). Ma nessuna paura! La sabbia verrà subito eliminata nella fase successiva quella della filtrazione.
L’acqua passa attraverso ben 16 filtri a sabbia! Ci vogliono oltre 30 ore per un’operazione di filtratura. Ma l’acqua non è ancora pronta. Bisogna passare alla disinfezione ossia ad una nuova aggiunta di biossido di cloro, che funziona da disinfettante. Un gran bel trattamento! Dopo tutto questo lavoro l’acqua si mette a riposo dentro una grande vasca di accumulo che può tenere sino a 10mila metri cubi di liquido. Adesso “l’oro blu” è pronto per viaggiare dentro i grandi tubi che la porterà bella e pulita per tutta la Romagna!
Attenzione! Se vi capita di passare per la strada di Santa Sofia guardatevi intorno, sicuramente vedrete una delle grandi condotte che portano l’acqua si Ridracoli verso la valle…